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LA NUOVA STRATEGIA UE IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO 2022-2027

DiRedazione

Lug 6, 2021 #osha, #prevenzione

Nel contesto non ancora risolto della pandemia di Covid-19, che ha dimostrato la centralità delle politiche di salute e sicurezza per la protezione dei lavoratori, la Commissione europea ha adottato il nuovo Quadro strategico in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro 2021-2027 definendo le azioni chiave necessarie per garantire nei prossimi anni migliori condizioni di SSL e che sarà presentato il prossimo 5 luglio a Bilbao nell’ambito del simposio Prevenzione, ora più che mai .

La strategia si articola su tre obiettivi principali:

prevedere e gestire i cambiamenti nel nuovo mondo del lavoro per garantire luoghi di lavoro sicuri e sani durante la transizione digitale, verde e demografica. La Commissione intende riesaminare la direttiva sui luoghi di lavoro, la direttiva sul lavoro con i videoterminali e proporre limiti più severi per l’esposizione all’amianto e al piombo. Inoltre, si propone di preparare un’iniziativa europea sul benessere psicosociale sul luogo di lavoro per valutare le questioni emergenti in tal senso e presentare alcune indicazioni operative.

migliorare la prevenzione delle malattie professionali e degli infortuni sul lavoro promuovendo un approccio “zero vittime” per eliminare i decessi legati al lavoro nell’UE. La Commissione prevede di aggiornare alcune norme europee sulle sostanze chimiche pericolose per combattere il cancro, le malattie riproduttive e respiratorie.

migliorare la preparazione ad eventuali future minacce per la salute sulla base dell’esperienza acquisita dall’attuale pandemia. La Commissione, infatti, prevede di sviluppare procedure e orientamenti di emergenza per la rapida diffusione, attuazione e monitoraggio delle misure in potenziali crisi sanitarie, in collaborazione con gli operatori della sanità pubblica.

I dati. Dal 1994 al 2018 in Europa si è registrata una significativa diminuzione di infortuni mortali, pari al 70%, ma nel 2018 gli incidenti mortali hanno superato i 3300 e gli infortuni sul lavoro hanno raggiunto i 3,1milioni. Ogni anno nell’area UE muoiono oltre 200mila lavoratori per malattie professionali. La nuova strategia è finalizzata a dare un ulteriore impulso alle istituzioni dell’UE, agli stati membri e alle parti sociali per convergere su azioni e priorità comuni finalizzate ad innalzare i livelli di protezione dei lavoratori, a ridurre i costi sanitari e sostenere le imprese a migliorare in termini di produttività, competitività e sostenibilità.

La strategia rientra nel programma di lavoro della Commissione per il 2021 che sottolinea, nell’ambito del pilastro europeo dei diritti sociali: “Il principio 10 del pilastro europeo dei diritti sociali conferisce ai lavoratori il diritto a un elevato livello di protezione della loro salute e sicurezza sul lavoro – ha dichiarato il Commissario Lavoro e Politiche sociali, Nicolas Schmit. Mentre ci rialziamo meglio dalla crisi, questo principio dovrebbe essere al centro della nostra azione. Dobbiamo impegnarci per un approccio di “visione zero” quando si tratta di decessi legati al lavoro nell’UE. Essere sani sul lavoro non riguarda solo il nostro stato fisico, ma riguarda anche il nostro benessere psicosociale”.

La Redazione

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