• 5 Ottobre 2024

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ISO 45001: CONOSCERLA AIUTA LA SICUREZZA

il 22 maggio 2024 abbiamo partecipato a Roma a un interessante seminario sui SGSL organizzato da FAST CONFSAL al quale abbiamo fornito supporto come More Safe Aps.

Spiegare in poche parole cos’è un SGSL, oppure cos’è un MOG-SL, è molto difficile ma non impossibile. Proviamo partendo dagli acronimi:

  • SGSL sta per Sistema di Gestione della Sicurezza sul Lavoro;
  • MOG-SL sta per Modello di Organizzazione e Gestione della Sicurezza sul Lavoro.

Fin qua niente di complicato e abbiamo capito che siamo nell’ambito della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Bene. 

Vediamo se riusciamo a far capire a cosa servono. Per prima cosa va chiarito che hanno lo stesso scopo, seppur con alcune differenze che ai fini del nostro ragionamento possiamo anche non considerare. Anzi, facciamo una cosa: uniamo gli acronimi e da ora chiamiamoli MOG-SGSL. O meglio ancora “i sistemi”.

La loro adozione in un’azienda serve a sistematizzare la gestione di tutte le incombenze e prescrizioni di carattere legislativo inerenti la salute e la sicurezza. Mettere a sistema la sicurezza o, meglio, la prevenzione, è tutt’altro che banale. Perché sono davvero tante le cose che un’azienda, o meglio il suo Datore di Lavoro,  è tenuto a fare in materia. Quindi, adottare un modello o un sistema che faccia da check list costante all’applicazione della normativa è la salvezza sua e dei suoi lavoratori. Questa sorta di controllo continuo, organizzato su una struttura ben precisa, non è qualcosa di statico, anzi, e non è per niente un altra produzione di carta da tenere nel cassetto. Perchè? Beh, perché coinvolge e fa partecipare tutti gli attori della sicurezza in azienda, per primi i lavoratori e i loro rappresentanti.

Dei “sistemi” in questa occasione vogliamo parlare di quello che ormai è il riferimento unico in Italia: la norma UNI EN ISO 45001: 2023.

E’ uno standard internazionale validato dagli enti di accreditamento: per l’Italia (UNI), per l’Europa (EN) e per il resto del mondo (ISO) in materia di sicurezza sul lavoro (45001).

E’ uno standard da conoscere, perché è applicato da tutte le grandi aziende ed è fondamentale conoscerne la struttura e, soprattutto, le implicazioni in materia non solo di coinvolgimento dei lavoratori e dei loro rappresentanti, già previsti dalla 81/08, ma di una vera loro partecipazione. Concetto definito dalla norma stessa come “partecipazione alle decisioni in materia di salute e sicurezza” in azienda. Solo questo dovrebbe essere sufficiente ad attirare l’attenzione dei sindacati e dei rappresentanti dei lavoratori  RLS.

Non entriamo di certo in questa sede nel merito della norma, ci limitiamo ad elencare i dieci punti del sistema per dare un’idea:

  1. scopo e campo di applicazione
  2. riferimenti normativi
  3. termini e definizione
  4. contesto dell’organizzazione
  5. leadership e partecipazione dei lavoratori
  6. pianificazione
  7. supporto
  8. attività operative
  9. valutazione delle prestazioni
  10. miglioramento

Potremmo partire dall’ultimo punto, il 10, per dare l’idea della filosofia di questi sistemi, che partono dal PLAN (pianificare in base al contesto e allo scopo), per andare poi al DO (fare le cose pianificate), ma poi non fermarsi e passare al CHECK (verificare che la pianificazione e le cose messe in campo siano corrette) e andare all’ACT (reso standard il metodo utilizzato pianificare il miglioramento continuo di quanto fatto). Si pianifica, si fa, si controlla e si pianifica il miglioramento e così di seguito. Questo è il ciclo di Deming sul quale sono impostati i “sistemi” ed è per questo che un sistema è da immaginare come una cosa viva e non come il chilo di carta in più da tenere nel cassetto. I sistemi devono essere certificati da società di accreditamento a loro volta certificate da Accredia, ente di accreditamento italiano. La certificazione vale tre anni ed è auditata una volta all’anno. Insomma, c’è materia per rendersi conto che, se conosciuti, questi sistemi possono essere davvero utili a infortunarsi meno e meno gravemente, come spiegheremo tra poco. Conosciuti, perché applicati lo sono già. Certamente nel Gruppo FSI e in tutte le altre medie e grandi aziende dei trasporti, della logistica e dei servizi pubblici locali. Fanno partecipare i lavoratori per come intende la norma? Bella domanda. La risposta non sta a chi scrive ma a chi si occupa di questo. Però un piccolo indizio lo diamo: recentemente una grande azienda del Gruppo FSI ha preso una “non conformità” (un blocco temporaneo della certificazione se non risolta) proprio perchè chi ha fatto l’audit ha avuto prova che questa società non aveva coinvolto i lavoratori e i loro rappresentanti. Meditate!

Di seguito riportiamo il testo di un articolo già apparso su More Safe Aps che relaziona sui risultati dell’applicazione dei “sistemi”. Buona lettura.

ACCREDIA E INAIL: QUARTO STUDIO SULL’EFFICACIA DEI MOG-SGSL

MENO INFORTUNI, MINORE GRAVITA’, RISPARMIO DI DOLORE E DI 2 MILIARDI DI EURO

22,6% e 29,2%, sono le percentuali di diminuzione dell’indice di frequenza e dell’indice di gravità degli infortuni e 2 miliardi di euro di risparmio confrontando le aziende che applicano i SGSL e i MOG-SSL nel quinquennio 2017-2021. Questo è il risultato del quarto studio di confronto dell’andamento infortunistico delle aziende con un SGSl certificato sotto accreditamento rispetto a quelle che non adottano sistemi o modelli di organizzazione e gestione.

Lo studio, il quarto, che Inail e Accredia hanno sviluppato, il precedente fu presentato nel 2018, ha analizzato il quinquennio 2017-2021 ed ha “misurato” sotto diversi aspetti tutti i fattori di comparazione per stabilire quanti lavoratori sono stati impiegati in aziende che hanno implementato e attuato un SGSL certificato da aziende accreditate e quanti no. 

Da questa base lo studio ha esaminato gli elementi che hanno portato ai dati medi nazionali dell’indice di frequenza degli infortuni e della loro gravità che hanno confermato un dato di enorme portata, ancora sottovalutato, nonostante l’emergenza nazionale degli infortuni sul lavoro: dove i sistemi si applicano è meno probabile che ci si infortuni e ci si fa meno male se succede. 

Non solo, è stata fatta anche una misurazione che ha stimato una riduzione di costo economico, per le aziende e per il sistema Paese, di due miliardi di euro, rispetto alle sole aziende che hanno impiegato i circa 7 milioni di lavoratori con i SGSL.

More Safe è stata presente con il Presidente Giovanni Luciano alla presentazione di questo studio, giovedì 11 aprile 2024, presso il Parlamentino dell’Inail a Roma. Una giornata particolare dove gravava come una cappa di piombo il dover parlare di questi aspetti con la mente all’ennesima strage di vittime sul lavoro. A Bargi si stavano ancora cercando corpi. Ovviamente tutti i presenti, su invito dell’ospite, il Presidente dell’Inail Prof. D’Ascenzo, hanno osservato il minuto di silenzio.

Un silenzio che non basta davvero più. Chi ci segue sa quanto questa Associazione creda nei MOG-SGSL e quante volte ne abbiamo parlato. Fanno bene alla prevenzione come nient’altro. Eppure sono ancora di applicazione volontaria. I dati dello studio ci dicono che la loro applicazione è in crescita ma, diciamo noi, ancora troppo lenta. Bisognerebbe introdurre la loro applicazione obbligatoria, con un sostegno economico pubblico dei costi per le micro, piccole e medie imprese. Cosa che, però, è già presente nei Bandi ISI di Inail. In quello 2023 che si sta per aprire, ci sono 5 milioni di euro di sostegno a fondo perduto per il 65%. Non basta? Allora si aumenti la quota di fondo perduto , o si introducano ulteriori sostegni, per esempio il credito di imposta. Comunque sia in Parlamento sarebbe davvero ora che ci si accorga che questi modelli e sistemi fanno funzionare meglio l’applicazione delle regole per la sicurezza sul lavoro e che aumentano esponenzialmente l’efficacia della prevenzione. Una prevenzione “partecipata” visto che la partecipazione è un dogma dei sistemi e dei modelli di gestione. 

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