Nuove tecnologie e nuovi rischi
Nel mondo del lavoro l’ambito della Logistica è tra quelli dove le questioni attinenti alla salute e sicurezza rivestono una particolare importanza anche riguardo all’introduzione di nuove tecnologie che, se da un versante riducono i rischi classici dall’altro introducono nuove esigenze di valutazione per i rischi emergenti.
L’avvento massivo del ICT (Information Communication Technology), per esempio, porta grandi benefici ma, comestanno dimostrando sempre di più gli studi specifici, anche nuovi rischi psicosociali e per l’apparato visivo. Stesso discorso vale per gli esoscheletri, introdotti sempre più frequentemente nei magazzini, che certamente aiutano a ridurre i rischi per la movimentazione manuale dei carichi ma che possono presentare altri rischi.
Su tutto il settore,comunque, resta primario il problema dell’intensità temporale e di impegno della prestazione lavorativa.
More Safe – Più sicuri al lavoro – è un’associazione molto interessata a divulgare i risultati della ricerca e degli studi inerenti la salute e sicurezza del lavoro, soprattutto nell’ambito dei Trasporti (o Mobilità che dir si voglia), della Logistica e dei servizi a Rete.
In base a questo particolare ambito di interesse, abbiamo avuto modo di approfondire i contenuti di un
pregevolissimo saggio dal titolo “Studio sulle condizioni di lavoro nella logistica: tempo e salute”, pubblicato su “Diritto della Sicurezza del lavoro”, la rivista dell’Osservatorio Olympus, edito anche dall’Università di Urbino.
https://journals.uniurb.it/index.php/dsl/article/view/2403
Il lavoro, pubblicato nell’immediata vigilia della pandemia, a cura di Andrea Allamprese, professore associato di Diritto del lavoro presso l’Università di Modena e Reggio Emilia e di Olivia Bonardi, professoressa ordinaria di Diritto del Lavoro presso l’Università Statale di Milano, è ancora molto attuale.
Il saggio analizza, sviluppa ed approfondisce le condizioni contrattuali e di svolgimento della prestazione lavorativa delle figure principali del mondo della Logistica in tutte le sue componenti e analizza anche gli aspetti attinenti gli Appalti.
Davvero un trattato che merita i nostri complimenti e che dovrebbe essere preso a riferimento da chi si occupa di lavoro nella Logistica in relazione alla focalizzazione della ricerca, laddove collega i rischi alle condizioni contrattuali ed a quelle reali di svolgimento di un lavoro che, nonostante gli aiuti della tecnologia, è caratterizzato da ripetitività e da particolare pesantezza.
Nella Logistica lavorano in Italia oltre 1 milione di persone in circa 150.000 imprese, con un’incidenza sul PIL del 14% ed è un settore in continua espansione che non ha vissuto problemi nemmeno con la pandemia ancora in corso, anzi.
Un ambito, quindi, dove la guardia sulla salute e sicurezza deve essere mantenuta sempre alta.