• 27 Luglio 2024

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COVID-19 E LAVORO:

DiRedazione

Mag 3, 2021

L’ETERNA LOTTA TRA SALUTE ED ECONOMIA!

Editoriale del Presidente del 3 maggio 2021

Come a Taranto. Il contemperamento tra le sacrosante ragioni della tutela della salute e quelle necessarie del lavoro, anche per il Covid è l’aspetto principale. Come tenere aperta l’acciaieria ma non morire più di tumore, risolvendo la questione ambientale è il problema che, in misura ovviamente incommensurabile, si è presentato a tutti fin dall’inizio di questa sciagura chiamata pandemia. Raggiungere questo delicato equilibrio è stato l’obiettivo sempre presente nei documenti che sono stati forniti dall’INAIL nel Comitato Tecnico Scientifico a supporto del Governo- dalla riapertura delle attività nella cosiddetta “Fase 1” ai Protocolli del 6 aprile 2021 sottoscritti dalle parti sociali. E’ stato chiarito, per norma prima e per circolare Inail poi (n.13 del 2020), che contrarre l’infezione da Covid-19 in occasione di lavoro – compreso l’in itinere– è infortunio e non malattia. Questo vale sempre per il personale sanitario mentre per le altre categorie in base alla esposizione al rischio rispetto alla mansione svolta. I dati delle 165.528 denunce di infortunio censite dall’INAIL al 31 marzo 2021, di cui 551 mortali, ci dicono molte cose rispetto a dove e a chi il virus ha colpito di più nel mondo del lavoro. Ovviamente quello che l’Inail assicura, quindi senza considerare, purtroppo, gli attuali 3 milioni e mezzo lavoratori esclusi dal “Testo Unico delle disposizioni per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali – D.P.R. 1124 del 1965” tra i quali, incredibilmente, Vigili del Fuoco e Medici di base. Ne parliamo in vari articoli pubblicati sul sito della nostra Associazione di Promozione Sociale More Safe (www.moresafe.it).

Un’associazione che come scopo principale ha quello della divulgazione dei risultati della ricerca scientifica a sostegno della prevenzione per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro ma che non disdegna la promozione tout court di tutto ciò che può essere utile in termini di conoscenza in termini di s.s.l. Una divulgazione che si focalizza molto sul mondo delle Reti (Infrastrutture, Trasporti e Logistica, Comunicazioni, Energia e servizi pubblici locali), ma non solo. A tale proposito colpisce molto un dato riferito agli infortuni da Covid-19:

la percentuale di medici morti per causa di lavoro per COVID-19 è stata del 6.8%, la stessa dei conducenti di mezzi a motore.

Però i medici hanno giustamente avuto la precedenza per i vaccini e i lavoratori dei trasporti no. Perché?