• 4 Dicembre 2024

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E altre modifiche del dl 19/2024.

Il parere di ATISL

Ultimamente si parla molto delle modifiche normative che hanno introdotto la patente a crediti nei cantieri dell’edilizia. I pareri sono variegati, così come i giudizi degli esperti o sedicenti tali. Per saperne di più More Safe ha deciso di intervistare coloro che di mestiere svolgono proprio la vigilanza sull’applicazione della normativa in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro: gli ispettori tecnici.

Ci siamo rivolti all’unica associazione italiana di ispettori tecnici, la ATISL (Associazione Tecnici e Ispettori della Sicurezza sul Lavoro) che aderisce alla CONFSAL, ponendo tre domande al suo Presidente, ing. Antonino Ughettini al quale vanno i nostri ringraziamenti di cuore per la cortese disponibilità.

Intervista al Presidente di Atisl

a)            Ing. Ughettini, la vostra associazione di Ispettori tecnici dell’INL, unica in Italia ad associare Ispettori Tecnici della sicurezza sul lavoro, ha espresso riserve sulle norme previste dal D.L. n.  19/2024 che, tra le altre, ha introdotto la previsione della patente a crediti. Perché?

Con l’introduzione di nuove misure per contrastare il fenomeno degli infortuni – decreto-legge n. 19 del 2 marzo 2024, per l’attuazione del PNRR – la CONFSAL-ATISL si è impegnata per una seria riflessione sulla materia anche al fine di intervenire, in sede di conversione del decreto-legge, con apposite proposte emendative che ne migliorino il testo e semplifichino l’attività di vigilanza. Pur condividendo le disposizioni di carattere preventivo-incentivante – subordinando l’erogazione di benefici normativi e contributivi all’assenza di violazioni della disciplina in materia di lavoro e legislazione sociale, nonché introducendo una premialità in favore di datori di lavoro che dimostrino comportamenti virtuosi nella gestione dei rapporti di lavoro – di contro si è paventato il rischio che le procedure e meccanismi, così come delineati dalla nuova normativa, possano tradursi, invece, in un appesantimento delle procedure a carico degli organi di vigilanza a discapito di un sistema di controlli sempre meno efficace. Da sempre la confederazione che rappresento ritiene che alle azioni di penalizzazione e di inasprimento dell’apparato sanzionatorio, soprattutto in presenza di irregolarità e di violazioni gravi, debbano affiancarsi interventi più mirati e ad essi complementari. La logica preventiva deve rimanere l’approccio cardine per il miglioramento dei livelli di salute e sicurezza sul lavoro nelle aziende e per l’abbattimento delle irregolarità (e quindi del rischio di infortuni). Unitamente ai controlli e alle sanzioni, che sono imprescindibili, un ruolo centrale nella tutela della salute e sicurezza sul lavoro devono continuare a svolgerlo la prevenzione, l’innovazione e la formazione.

b)            Sappiamo che ATISL ha anche sostanziato le sue critiche con suggerimenti emendativi al D.L. 19/2024. Ce li può elencare sinteticamente?

La CONFSAL-ATISL ha presentato le seguenti proposte emendative al D.L. n. 19/2024.

  1. La prima proposta riguarda il rilascio, da parte dell’Ispettorato Nazionale del lavoro, dell’attestato di regolarità alle imprese che all’esito di accertamenti ispettivi in materia di lavoro e di legislazione sociale, ivi compresa la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, non emergano violazioni o irregolarità. Ma in realtà l’Ispettorato Nazionale del Lavoro, a valle dei controlli effettuati in materia di lavoro e di legislazione sociale, già provvede al rilascio della cosiddetta “Comunicazione di regolarità” alle imprese ispezionate per le quali non sono emerse violazioni o irregolarità. Si ritiene, inoltre, che allo stato attuale, data la gravissima carenza di funzionari ispettivi con profilo tecnico e, soprattutto, di personale amministrativo a supporto, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro non sia nelle condizioni di procedere con il rilascio di un attestato con tali caratteristiche. L’emendamento si propone, pertanto, di posporre la possibilità del rilascio dell’attestato di regolarità anche in materia di salute e sicurezza all’esito dell’implementazione degli organici e della necessaria dotazione al personale ispettivo di strumenti informatici e di quelli propriamente tecnici di misurazione destinati ai controlli sui luoghi di lavoro per la prevenzione degli infortuni come da dlgs. 81/2008.
  2. Con l’emendamento proposto si suggerisce di subordinare la sospensione dell’attività imprenditoriale, nel caso di violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro ai casi di gravi e reiterate violazioni. Quanto precede, tenuto conto che la normativa vigente (art. 20, co. 3 del d.lgs. n. 758/1994) già consente, con la sua attivazione, la tutela effettiva dei lavoratori.
  3. Con tale proposta si chiede di specificare che il sistema della patente a crediti venga applicata a tutte le aziende presenti a vario titolo nel cantiere edile, sia che non svolgano lavori edili (elettricisti, idraulici, etc.) comprese le imprese straniere operanti in Italia.
  4. Tale emendamento sottolinea la necessità della “graduazione e assegnazione dei punteggi iniziali della patente a crediti” con l’attuazione di un sistema di gradualità proporzionato alle dimensioni aziendali.
  5. Conseguentemente si suggerisce di modificare l’assegnazione dei punteggi e graduare la decurtazione dei crediti anche in relazione alle fattispecie più gravi da cui derivi la morte o l’inabilità del lavoratore. Si richiede, inoltre, di specificare cosa si intenda per “provvedimenti definitivi emanati nei confronti di datori di lavoro, dirigenti e preposti”.
  6. Ai fini dell’esonero dall’obbligo della patente a punti, si propone di sostituire la SOA (documento dimostra la sussistenza dei requisiti economici-organizzativi dell’impresa ma non risulta specificamente correlata al rispetto della legislazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro e di prevenzione degli infortuni) con il riconoscimento del beneficio alle sole imprese in possesso di un Modello Organizzativo e di Gestione oppure della certificazione UNI ISO 45001/23, essendo, questi ultimi, gli unici sistemi efficaci di gestione della sicurezza sul lavoro.
  7. L’emendamento consente all’INL di aumentare da 20 a 30 milioni di euro da utilizzare per incentivare realmente il proprio personale, anche fronte delle nuove e maggiori incombenze e responsabilità determinate dal mutato quadro normativo. Poiché le cifre destinate alle incentivazioni sono prelevate dal bilancio dell’Ispettorato, si evidenzia che il provvedimento emendativo proposto risulta essere invariante dal punto di vista finanziario e di bilancio statale.
  8. Il testo dell’emendamento propone che le risorse della sola quota destinata alla più efficiente utilizzazione del personale ispettivo possano essere corrisposte al medesimo personale – nel limite del 25 per cento del trattamento economico individuale complessivo lordo annuo comprensivo degli oneri a carico dell’amministrazione – anche al fine di definire una indennità ispettiva al pari di quanto già avviene in altri Enti del comparto contrattuale “Funzioni centrali”. Anche questo emendamento, considerato che i fondi derivano dal bilancio dell’Ispettorato, è da ritenersi “a costo zero” per il bilancio dello Stato.
  9. Infine, solo in ordine di tempo ma non di importanza, la CONFSAL-ATISL ha ritenuto di presentare tale proposta emendativa che si inserisce nella metodologia di recupero dei crediti e, in particolare, sull’obbligatorietà di frequentare appositi corsi da parte del soggetto nei confronti del quale è stato emanato il provvedimento di decurtazione o sospensione della “patente a crediti”. Il testo vigente fa riferimento ai corsi di cui all’articolo 37 co.7 del d.lgs. n. 81/08 che sono già obbligatori per legge, ma che non aggiungono ulteriori competenze per la riduzione delle violazioni o delle condotte poco virtuose. Al fine, pertanto, di elevare il livello di qualificazione delle imprese e dei datori di lavoro, dirigenti e preposti dell’impresa interessati dalla decurtazione dei crediti in caso di violazione, la proposta prevede la definizione di corsi mirati al recupero anche della competenza. Il monitoraggio sui predetti corsi viene demandato all’INAIL quale soggetto storicamente deputato a coordinare prevenzione, informazione e formazione, in materia di salute e sicurezza sul lavoro e, nel contempo, impegnato nella progettazione di interventi formativi specifici in tale ambito che si adattano ai cambiamenti dei processi produttivi e organizzativi del mondo del lavoro. La definizione dettagliata (ambiti e modalità di realizzazione dei corsi) verrebbe demandata a un apposito Protocollo d’intesa tra l’INAIL e l’INL (quest’ultimo soggetto deputato al rilascio della patente) di durata triennale (da sottoscrivere entro il 1° ottobre 2024, data da cui decorre l’obbligo della “patente a crediti”) finalizzato al raggiungimento degli obiettivi sopra indicati.

c)            Più in generale come pensa che si possa migliorare la vigilanza in materia di salute e sicurezza nel nostro Paese?

  1. Si deve considerare prima di tutto che nel nostro paese gli organi di vigilanza che svolgono attività di verifiche sui luoghi di lavoro nella materia della sicurezza e salute sono le Aziende Sanitarie che dipendono dalle Regioni e l’Ispettorato del Lavoro la cui competenza in questa materia su tutti i luoghi di lavoro è stata ampliata con il DL 146 del 2021.  Si deve però riflettere sulle competenze che hanno entrambi gli organi. I primi svolgono solo attività di verifica in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro in tutti i settori lavorativi. Ma non svolgono attività di verifica in materia di regolarità dello svolgimento dei rapporti di lavoro dei lavoratori. Mentre l’Ispettorato, con il recente allargamento delle competenze e con l’aumento dell’organico, oggi incomincia a garantire controlli sia dal punto di vista della verifica della salute e sicurezza sia sulla verifica della regolarità dei rapporti di lavoro.  È inevitabile e non più rinviabile l’accentramento del coordinamento di entrambi gli organi di vigilanza in capo all’INAIL. Da tempo la nostra confederazione, anche per evitare duplicazioni di interventi da parte di organismi deputati alle verifiche nell’ambito della sicurezza del lavoro, nonché per garantire uniformità di comportamento nel corso di verifiche ispettive sul territorio, propone il POLO UNICO SICUREZZA in INAIL con il compito di coordinamento degli organi di vigilanza e con un’organizzazione diversa e più efficace. L’Istituto, infatti, deputato a raccogliere, attraverso una banca dati, tutte le informazioni utili per assicurare la prevenzione, la formazione, l’assistenza e la consulenza in materia di salute e sicurezza sul lavoro, possiede tutte le competenze tecniche e le caratteristiche per dotarsi di una struttura specializzata in grado di fornire anche una assistenza consulenziale, capillare sul territorio, a favore delle aziende, in modo da potenziare fortemente nel concreto la prevenzione. 

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