• 25 Aprile 2024

L’ENEL e la prevenzione degli infortuni. Una storia da riscoprire

Lo scorso 15 novembre l’Enel Italia SpA, l’Inail e le Segreterie Nazionali delle organizzazioni sindacali di categoria Filctem-Cgil, Flaei-Cisl e Uiltec-Uil hanno sottoscritto un protocollo d’intesa con il quale hanno avviato in forma sinergica un percorso di collaborazione strutturata e permanente per la realizzazione congiunta di attività mirate alla prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali. Il protocollo si aggiunge e si congiunge ad un altro interessante documento prevenzionale siglato il 29 marzo di questo anno dall’Enel e dalle sopra menzionate organizzazioni sindacali: lo Statuto della Persona.

Si tratta di atti che concretandosi potranno schierare sul fronte della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro strategie di prevenzione aggiornate e utili nel contrasto al fenomeno infortunistico nello stesso momento in cui il PNRR rilancia i processi produttivi nel Paese.

L’impegno preso dall’Enel con la firma dei due documenti si connette coerentemente con le pagine di storia della prevenzione già scritte dall’Ente e che meritano di essere ricordate.

Le riscopriamo citando un efficace libro di Benito Giannino, esperto nella progettazione costruzione esercizio e manutenzione di impianti elettrici e capace formatore, intitolato “Obiettivo sicurezza” (Currenti Calamo Editore, Milano 2022). Si tratta di un manuale di chiara e scorrevole lettura, che descrive gli aspetti legati alla sicurezza del personale operativo impegnato nelle attività su impianti elettrici di distribuzione a Media e Bassa tensione. Un libro attualissimo dal momento che, come scrive nell’introduzione Pino Lo Bello (già Coordinatore in Sicilia del Coordinamento Regionale dei Comitati Consultivi Provinciali Inail), “gli incentivi statali che con il PNRR stanno per entrare nella nostra economia non possono non tenere conto della salvaguardia dei lavoratori”.

Giannino nel suo libro ricorda che “la sicurezza in Enel ha una storia antica che parte dal 1963 quando cominciarono ad essere approntati i primi Manuali della Sicurezza”. Si trattava di testi distribuiti al personale e contenenti norme e procedure da conoscere e applicare nelle situazioni operative evidenziando i rischi in agguato nelle attività proprie dell’Enel sul territorio.

Negli anni Ottanta del Novecento, poi, l’Enel istituì l’Albo degli installatori qualificati e promosse al contempo una serie di incontri nelle scuole per divulgare la prevenzione del rischio elettrico tra coloro che sarebbero diventati i lavoratori e i datori di lavoro del futuro.

Successivamente l’Enel attuò un progetto innovativo e interessante: “la formazione va in teatro e mette in scena la sicurezza”; capisquadra, operatori, tecnici allestivano rappresentazioni teatrali con metodologie didattiche attive, fondate sui principi della psicologia comportamentale.

In quegli anni, continua Giannino, l’Enel dotò il proprio personale operativo di un dispositivo all’avanguardia che consentiva di attivare volontariamente una richiesta di soccorso e di mettere in azione automaticamente richieste di soccorso direttamente al Centro Operativo dell’Ente (presidiato nelle 24 ore), in caso di malore o caduta dall’alto.

Pur non dimenticando i gravi infortuni anche mortali accaduti di recente e dovuti pure a situazioni di criticità come i carichi di lavoro e il sistema degli appalti, è possibile annoverare l’Enel tra quelle aziende che hanno seminato la consapevolezza del rischio ed è proprio questa consapevolezza che occorre coltivare, coniugando le pratiche del passato con la modernità tecnologica del presente. La sfida è qui e in sinergia può vincersi. L’Enel, del resto, tra il 2005 e il 2010 fu capace di ridurre del 65% la frequenza degli infortuni e del 44% la gravità. Sarà superato questo traguardo?

Riferimenti bibliografici

  • Enel in cinque anni infortuni in calo del 65, Sito ufficiale Inail, news ed eventi;
  • B. Giannino, Obiettivo Sicurezza, presentazione a cura di P. Lo Bello, Milano 2022