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I MOG/SGSL, QUESTI SCONOSCIUTI. CHIESTI FINANZIAMENTI PER SOLI 3 DEI 5 MILIONI DISPONIBILI.

DiRedazione

Ott 29, 2022 #mog, #sgl

Il 26 ottobre 2022, presso l’Auditorium dell’Inail a Roma, si è svolto un interessantissimo Convegno dal titolo “Asseverazione dell’efficace attuazione dei MOG-SSL da parte di aziende del settore terziario”.

Il Convegno, organizzato da Sistema Imprese e UNI, che coinvolgeva anche primari organismi bilaterali del terziario, dell’igiene ambientale e dell’edilizia (EBITEN, Fondazione Rubens Triva, Formedil), ha visto relatori di grande spessore in due tavole rotonde ed è stato di assoluto interesse e qualità per chi, come noi, ha a cuore i MOG/SGLS.

Ben sei norme tecniche pubblicate da UNI in materia di asseverazione dei MOG, infatti, riguardano questi settori. Ma non è per parlare di asseverazione che interveniamo, dopo aver presenziato al Convegno del 26 ottobre scorso, bensì per parlare di diffusione, o meglio di scarsa diffusione di questi modelli.

Modelli di Organizzazione e Gestione e Sistemi di Gestione della Sicurezza sul Lavoro, questo il significato degli acronimi, sono argomento di cui ci siamo già occupati come More Safe e su cui ancor di più oggi vale la pena impegnarsi.

Ne vale la pena perché ci sono due aspetti rilevanti: il primo è che dove sono applicati si è registrata una minore incidentalità e una minore gravità degli infortuni; il secondo è che, ahinoi, la diffusione è ancora troppo bassa, soprattutto nella piccola e media impresa.

I motivi possono essere tanti ma il 26 ottobre si è avuta la prova provata che il vero motivo della scarsa diffusione, prima che conoscitivo, è culturale.

Già, perché sembrerebbe non esserci un problema di soldi. Vi spiego perché.

In qualità di Presidente del CIV dell’Inail, nei quattro anni 2018/2022 ho spinto molto per innalzare dai 500 mila euro fino a 5 milioni di euro il finanziamento tramite “Bandi ISI” con i quali l’Istituto finanzia investimenti delle aziende in maggiore prevenzione. Questi modelli di organizzazione fanno bene alle aziende, semplicemente perché fanno funzionare la salute e sicurezza e coinvolgono tutti, in primis i lavoratori ma, soprattutto, l’”alta dirigenza” aziendale, che deve attuare una politica per la sicurezza.  Lasciando stare i tecnicismi, scoprire in quella occasione che dei 5 milioni di euro a disposizione le domande ricevute dall’Inail sono state per soli 3 milioni, lascia basiti. I Bandi ISI in genere sono presi d’assalto e la polemica sul cosiddetto click day, che lascia inevase migliaia di richieste per esaurimento delle risorse disponibili, è costante. L’unico ambito per cui i soldi avanzano è, quindi, quello dei MOG-SGSL? Ha dell’incredibile.

Per questo aumenta in noi la convinzione che il problema sia culturale, problema al quale si accompagna anche la scarsissima conoscenza da parte dei datori di lavoro. E’ sempre più urgente, quindi, che la formazione obbligatoria, prevista per i datori di lavoro (che non siano anche RSPP) con le modifiche del d.lgs 146/21, sia portata a realizzazione. Conoscerebbero meglio i rischi che corrono e, credo, sarebbero i primi ad applicare questi modelli che, forse sarebbe opportuno rendere obbligatori.

Un’ultima riflessione. Tutte queste belle norme tecniche sulla asseverazione prevedono chi e come assevera un MOG, ma nessuno pensa alla figura del progettista di MOG.

Sarebbe il caso di concentrarci prima su chi li fa i modelli, non solo su chi li verifica.

More Safe lavorerà per questo.

Giovanni Luciano