• 4 Dicembre 2024

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SICUREZZA SUL LAVORO: SI CONTINUA AD ATTENDERE.

NELL’ATTESA SI MUORE. L’estate sta finendo, senza che il caldo molli la sua presa, e per la salute e sicurezza sul lavoro, si continua ad attendere. In questi giorni c’è stata la ricorrenza della carneficina di Brandizzo, avvenuta nella notte tra il 30 e il 31 agosto dell’anno scorso, senza che, rispetto ad allora, ci sia stata qualche evidenza ufficiale in più. Senza che se ne sia più parlato se non per le polemiche sull’assenza delle autorità nazionali nel giorno della commemorazione. Troppo impegnate “altrove”. Purtroppo… il calendario non aiuta.

Colpisce che, solo ora, ci si sia accorti che il capo scorta di Rfi, come dicono notizie diffuse dai mass media, appena 4 minuti prima che il treno travolgesse gli operai sui binari, stava cambiando il suo status su whatsapp e condivideva su Facebook. Forse si dovrà arrivare a fare una legge che vieti di portare il cellulare sul posto di lavoro. Purtroppo anche le vittime di quella notte avevano postato foto e video fino a poco prima dell’investimento. Dovremmo riflettere tutti sul grado di assorbimento pressoché totale che questi arnesi hanno raggiunto sul nostro essere, in ogni momento della giornata e della notte. Sempre!

Per la strage di Brandizzo continuiamo ad attendere, quindi. Come abbiamo atteso, invano, l’emanazione di uno straccio di determinazione, decreto o un qualunque altro atto, per regolare il lavoro rispetto al rischio calore. Niente! Eppure l’estate sta finendo e… il caldo non se ne va. Continuiamo ad attendere.

Continuiamo ad attendere per il Decreto sulla Patente a Crediti, di cui abbiamo già ampiamente parlato su More Safe, basta farsi un giro sul sito www.moresafe.it. Forse bisognerà aspettare l’ultimo giorno di settembre, visto che la bozza “definitiva” prevede che la patente a crediti sia vigente dal 1° ottobre 2024. Continuiamo ad attendere.

Continuiamo ad attendere l’ufficializzazione del nuovo Accordo Stato-Regioni sulla formazione per la salute e sicurezza sul lavoro, per il quale c’è, anche qui, una “bozza definitiva” fin dal maggio scorso. Vorremmo ricordare che la modifica è stata prevista da una legge dalla fine del 2021 (la n.215) che ha previsto l’emanazione di un nuovo Accordo entro il 31 giugno … ma del 2022! Dopo più di due anni, continuiamo ad attendere.

Nel frattempo a Parigi i nostri atleti delle Paralimpiadi, moltissimi mutilati per infortuni sul lavoro, si fanno onore e ci ricordano dalle loro carrozzine e con le loro protesi che forse attendere troppo non è poi così saggio. Perché, sia chiaro, tranne che per qualche centinaio di assunzioni di ispettori all’INL, molti a rimpiazzo dei pensionamenti, e al di là delle chiacchiere, non si sta facendo niente di strutturale. I soliti pannicelli caldi legati a questo o a quell’incidente con molti morti, che smuove le coscienze e i giornali giusto il tempo di passare ad altro. Nel mentre, sistematicamente, i dati su infortuni e malattie professionali emanati dall’ Inail forniscono numeri che “parlano” ma a troppe orecchie sorde per ascoltare davvero.

Giovanni Luciano

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